Tutti considerano Lanzarote brulla, poco ricca di vegetazione. Prestando più attenzione, però, ci si accorge che l’aspetto di Lanzarote, quel tratto distintivo definito all’unanimità lunare è generato si dai vulcani e dall’atmosfera quasi preistorica, ma anche da una vegetazione praticamente
Montecristo è sempre stata in cima ai miei sogni di viaggiatrice, una meta che negli anni si è costantemente arricchita di fascino attraverso la fantasia, ingrediente immancabile dei miei voli pindarici. Un’isola per lo più disabitata, lontana dal turismo di massa,
Ogni viaggio racchiude una serie di sensazioni che si solidificano nella nostra anima: i ricordi potranno affievolirsi, ma quelle emozioni ci accompagneranno per sempre. Per quanto mi riguarda, non sono molto portata a memorizzare date, nomi o eventi storici: la mia
Una cosa che amavo inserire nella mia wish-list, era un’escursione vulcanica, che in un’isola come Lanzarote equivale a camminare su un sampietrino a Roma! Insomma, il mio motto è sempre stato chi si accontenta, gode. Preparare i panini manco fosse un viaggio
Con i suoi 3.350 metri d'altezza, l'Etna non solo vanta il primato di vulcano più alto ed attivo d’Europa, ma anche una lista infinita di leggende legate al suo fascino intramontabile.Quella che preferisco riconduce agli anni pensionistici di Rè Artù.
Non so voi, ma io adoro le piante grasse. Nei confronti delle succulente ho una sorta di mania compulsiva che mi spinge a comprarne a ripetizione, accumulando vasi e vasetti che distribuisco in tutto il giardino.
Avevamo programmato l'escursione alla Riserva di Vendicari in una assolata mattinata autunnale. Per la cronaca, Vendicari in provincia di Siracusa – è un’oasi naturale famosa per la sua bellezza incontaminata, che vanta 13 km di costa rocciosa e sabbiosa, meravigliosa.Per gli
In dieci anni di felice convivenza con un surfista, ho imparato a conoscere il loro mondo: fissazioni, dinamiche strampalate e su tutte, un’ombra che si staglia minacciosa. Il localismo.
Il nostro soggiorno a Patù in Salento è stato ad ottobre, durante un’insolita perturbazione dai rovesci abbondanti e le smaglianti schiarite: lunghe dormite, colorate colazioni, passeggiate decisamente slow, inusitate cenette.
A Lanzarote, durante le lunghe camminate, quando il mare era impetuoso e si frangeva contro la scogliera. Quando il vento si incanalava tra i cunicoli rocciosi alla ricerca di libertà, un amico invisibile, mi raggiungeva schivo. Era il respiro della terra,