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Desperate Surfer's Wife

IL MIO PRIMO AMORE

Ricciardo fa parte di una famiglia illustre di Firenze, gli Artusi. Quelli del mitico Pellegrino, autore del primo approfondimento gastronomico dell’Italia Unita. La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene: un manuale di cucina risalente al 1891, che ancora fa invidia a tantissimi chef, o presunti tali…

Chi di noi non ha sentito parlare del mitico Artusi?! Nella cucina delle nostre mamme era un must! Ricette da tutte le regioni d’Italia, descritte con minuzia di particolari ed in uno stile inconfondibile. Se volevi cucinare un grande classico o una chicca regionale, sapevi che nell’Artusi li trovavi!

Ricciardo è un degno discendente di Pellegrino, un uomo distinto, affascinante e colto, che giustamente ama cucinare.

Ma io farei un passo indietro, raccontandovi brevemente come ci siamo conosciuti.

Io avevo sui 5 anni andanti, con mia mamma ed i miei fratelli passavamo le estati in un campeggio toscano, se non ricordo male Lo Strand.

Tendenzialmente, ero una bambina taciturna e timida, la classica mammona che non schiodava mai dalle braccia materne. Però avevo già chiari i miei gusti in fatto di uomini, mi piaceva la bellezza.

Ricciardo era uno degli amici di campeggio dei miei fratelli, più grande di me, ma decisamente bello. Occhi di ghiaccio e riccioli selvaggi!

Ricordo vagamente che non poteva mettersi seduto, perché come lo faceva, io abbandonavo mia mamma e mi piazzavo in braccio a lui. Devo avere una vecchia foto da qualche parte, giuro che se la trovo, la condividerò.

Nel frattempo, ne pubblico una emblematica: nella quale mia madre lo guarda interdetta, mentre mia sorella ed un’altra amica lo guardano abbastanza sognanti…!

É passato qualche annetto, diciamo così, ma siamo ancora in contatto.

Ricciardo ha deciso di partecipare al nostro viaggio gastronomico. Stavolta siamo a Firenze per dei fantastici: bocconcini alla pasta di mandorle.

Quando li assaggerete, mandate un pensiero positivo al buon Pellegrino, nato proprio duecento anni fa, nel 1820.

GLI INGREDIENTI PER I BOCCONCINI ALLA PASTA DI MANDORLE

250 GR MANDORLE PELATE
200 GR ZUCCHERO
2 ALBUMI
1/2 LIMONE
1 CUCCHIAIO FARINA
40 GR ARANCIA CANDITA
40 GR CEDRO CANDITO
100 GR ZUCCHERO A VELO

PRONTI IN CUCINA!

Premesso che le mandorle pelate possono essere sostituite con la farina di mandorle.

Avete tutti gli ingredienti?!? Cominciamo.

Tagliare la frutta candita a piccoli pezzi.

Se decidete di utilizzare le mandorle pelate intere, tritatele nel mixer in modo grossolano.

Ponete il macinato in un contenitore, aggiungendovi:

  • lo zucchero
  • le 2 chiare d’uovo
  • il limone spremuto

Mescolate il tutto e poi dividete il composto in due parti dello stesso peso, aggiungendo ad ognuna di esse un gusto di frutta candita.

 

In un piccolo contenitore, mettete lo zucchero a velo, nel quale andrete poi ad immergervi le crocchettine.

Con un cucchiaio, prendete una piccola quantità di impasto ed immergetelo nello zucchero a velo, inzuccherandolo completamente.

Fate ruotare l’impasto all’interno del palmo delle mani, formando così una piccola pallina, che dovrete stringere tra 3 dita – pollice, indice e medio.

In questo modo, acquisirà una forma più allungata, infatti  durante la cottura la pasta di mandorle si abbasserà, prendendo rotondità ed anche un pò di volume.

PRONTI PER ESSERE INFORNATI

Disponete i bocconcini sulla teglia con carta da forno, tenendoli separati tra loro,  in modo che durante la cottura non vengano in contatto, e separando i due gusti.

Informate a 180° per 15 minuti.

 

Prima di assaggiarli, lasciateli raffreddare completamente.

Saranno molto gustosi…parola di Ricciardo! 😉