Quando possiamo affermare senza ombra di dubbio di aver vissuto in un posto, piuttosto che in un altro? Da viaggiatrice incallita mi faccio spesso questa domanda. Al mordi e fuggi, ho sempre preferito il viaggio stanziale. Non per pigrizia, quanto
A parte eccezioni culinarie indimenticabili, per me è più facile ricordare la leggerezza e l’allegria che respiravo durante le nostre pause pranzo, tra un bagno e l’altro, o le cene condivise con gli amici. La felicità è il miglior ingrediente,
José Saramago amava Lanzarote al punto da sceglierla come ultima dimora, quando era già settantenne. Da premio Nobel aveva a disposizione il mondo, ma si fermò al cospetto del paesaggio lunare e misterioso di un’isola dell’Atlantico. Non mi stupisco della sua scelta.
Vi ricordate il vecchio tormentone Turista fai da te…ahiahiahi!? Non so perché, ma nei nostri viaggi questo leitmotiv torna sempre d’attualità. Sicuramente il problema siamo noi, dovrei cominciare a farmene una ragione. Era più o meno la sesta volta che soggiornavamo