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Desperate Surfer's Wife

  >  Storie DSW   >  Esplora   >  I MAGICI RITUALI DELLA NOTTE DI SAN GIOVANNI

Ho sempre amato le storie gotiche, le nebbiose brughiere e le memorie nostalgiche di fantasmi e leggende.

Ogni giorno, cerco di inserire nella routine un pizzico di meraviglia ed un briciolo di magia. Perché di incantesimi siamo circondati, basta aprire meglio gli occhi, aguzzare i sensi ed ascoltare le sottili vibrazioni.

IL NOSTRO RIFUGIO MAGICO

La nostra casa è un approdo robusto e vetusto, di quasi cento anni: qui mio nonno ha costruito il suo sogno, mattone dopo mattone, e mia nonna ha dato vita a sei figli.

Qui, durante l’occupazione – mentre la mia famiglia era sfollata – sostavano i gerarchi e decidevano di punizioni e destini sfortunati.

Tra queste mura si sono susseguite nascite, morti, risate e drammi familiari, tanto che il silenzio notturno a volte si trasforma in qualcosa di più profondo ed antico.

Un palpito che racconta di desideri lontani e vicine presenze.

E poi c’è il giardino, straripante di fiori, attrezzi centenari, verdure strampalate coltivate con fantasia architettonica ed aspirazioni biodinamiche, merli che cinguettano e rubano la pappa nelle ciotole abbandonate dei mici domestici.

E poi ci siamo noi, desiderosi di cambiare questo o quello, ma innamorati del caos incontrollabile che ci circonda.

Non potrei vivere in un’altra casa: se di fronte a noi ci fosse uno spot con due metri d’onda a portata di mano, questo piccolo angolo di mondo sarebbe il Paradiso anche per Emanuele. Ma sarebbe pretendere troppo, e ne risentirebbero i nostri mirabolanti racconti di viaggio. Della serie: non usciremmo più di casa!

UN RITUALE PROPIZIATORIO CHE RIPETO OGNI ANNO

Qualche anno fa, era il 23 giugno, una donna saggia e bizzarra mi invitò a raccogliere fiori selvatici, che poi avrei dovuto portare a casa ed unire a quelli del mio giardino, per produrre la miracolosa acqua di San Giovanni.

Con me, aveva trovato il più fertile dei terreni: presi parte con entusiasmo alla raccolta dei fiorellini campestri e mi precipitai a casa a svolgere il mio piccolo sortilegio.

In una grande boccia di vetro – il contenitore dev’essere trasparente, così da cogliere gli auspici di ogni raggio lunare – raccolsi erbe aromatiche, germogli, petali e fiorellini.

Un pizzico di tutto, che fosse quanto più colorato e profumato possibile.

 

Finita la raccolta, riempii il recipiente d’acqua fresca, e lasciai che la magia prendesse corpo alla luce della luna.

Il giorno dopo di buon’ora, quando all’acqua si era aggiunta la rugiada mattutina, lavai viso e corpo con la miracolosa mistura, respirando profondamente, sorridendo all’esistenza e augurando il meglio al mondo ed alla mia vita.

Non saprei dire se quel rituale che ripeto ormai ogni inizio d’estate, mi abbia portato fortuna, di cose ne sono accadute e non proprio tutte positive. Ma l’impegno costante è quello di vedere il bicchiere mezzo pieno, quindi al momento mi considero un piccolo miracolo ambulante, contro ogni auspicio. Se la vedo in quest’ottica, non posso far altro che ringraziare San Giovanni e la notte magica che precede l’anniversario della sua nascita.

Oltre all’acqua magica, preparatevi ad avere il vostro da fare stasera, perché le sorprese non finiscono qui!

QUEL MAZZOLIN DI FIORI…

Mentre raccoglierete i fiori da immergere, tenete da parte un mazzolino composto da 9 erbe diverse. Se riuscite a trovare tutto, questa sarebbe la composizione ottimale:

  • Iperico o appunto, erba di San Giovanni
  • Artemisia
  • Ruta
  • Mentuccia
  • Rosmarino
  • Lavanda
  • Prezzemolo
  • Aglio

Quest’ultimo, diciamo poco profumato ma fondamentale, perché:

Chi non prende aglio a San Giovanni, è povero tutto l’anno.

Mettete questo portentoso mazzetto sotto al cuscino, ed aspettatevi sogni premonitori.

Dato che ci siete, e visto che in questa notte magica streghe e fattucchiere si danno altrettanto da fare, prendete una manciata di sale e lasciatela davanti all’uscio di casa, contro malocchio e malelingue. Male non farà…

Eccoci all’ ultimo compito della serata.

E PER FINIRE, UN BUON NOCINO

Se avete un albero di noci a portata di mano, raccogliete 19 frutti acerbi, ben verdi e piccolini. Proprio stanotte, infatti, i malli godranno del loro massimo profumo e saranno ricchi di olii essenziali, ottimi per fare un nocino che non passerà inosservato sulla vostra tavola.

E tra memorie millenarie, vecchi rituali ed intramontabili speranze, anche quest’anno San Giovanni passerà presto, ma non dimenticate: la magia è intorno a noi, trecentosessantacinque giorni l’anno.

Aprite bene gli occhi, date spazio al sesto senso e non abbiate paura di passare per mezze matte, di persone sensate ed omologate è pieno il mondo.

Comments:

  • Gea

    19 Luglio 2020

    Che meraviglia questo articolo!! L’ho letto troppo tardi, ma l’anno prossimo mi ricorderò sicuramente di fare l’acqua magica!!!

  • Romana

    19 Luglio 2020

    Veramente bello questo articolo ?? sembra di essere in una favola!

  • barbara

    19 Luglio 2020

    Amo questo articolo!!!!!

  • Guglielmo

    12 Ottobre 2020

    Belle foto!!!!!

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