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Desperate Surfer's Wife

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Senza dimenticare le morti inique, numerose, intollerabili alle quali abbiamo assistito negli ultimi mesi.

Rivolgendo uno sguardo d’amore a tutti i bambini che con fiducia cieca, hanno visto stravolgere le loro abitudini, indossando mascherine ed imparando la diffidenza.

Senza sottovalutare i danni economici e sociali, immani e difficilmente recuperabili.

E su questo, non ci piove.

Mi fermo e focalizzo l’attenzione a quanto di bello c’è, in ogni situazione, per quanto catastrofica e nefasta. Perché Banana Yoshimoto scrive che la quota di sofferenze che ci é data nella vita, non dipende da noi…quindi tanto vale godersi il resto. Il mio impegno quotidiano, il mio lavoro più impegnativo è proprio questo, godermi tutto il resto.

In quest’ottica, ieri siamo abbiamo esplorato una Roma svuotata del suo cuore nevralgico, i turisti inesistenti e gran parte dei cittadini, ancora chiusi in casa. 

Clandestini per le strade semi deserte della nostra Città, ci siamo riappropriati di  una Roma silenziosa, assopita, rallentata.

Quello che colpisce di più non sono i negozi chiusi, perché la memoria ingannevole potrebbe ritornare ad una passeggiata natalizia o ad un’alba di ferragosto, quando la metropoli appare altrettanto tranquilla.

Quello che annichilisce sono i monumenti, la loro solitudine silenziosa.

 

In tante settimane di sole, ieri era una giornata stranamente plumbea, il colore giusto per questa sensazione di estraneità da una parte, e di forte appartenenza dall’altra. Anche il cielo sembrava arrivato da un’altra epoca, scolorito dai secoli.

ROMA NOSTRA, COME NON L’AVEVAMO MAI VISTA

…e come non rivedremo mai più. Una speranza da una parte, un pizzico di rammarico dall’altra.

 

Il 18 si riprende con la vita, quella vera, quella nervosa e caotica. Quella alla quale eravamo consoni fino a febbraio, e che ora ci destabilizza, perché il silenzio e la lentezza possono essere inaspettatamente attraenti, l’avevamo dimenticato.

A mai più rivederci, Città Eterna.

Che fai, nun me risponni? Me canti ‘no stornello? Lo vedi chi è er padrone, insorgi, pia er cortello!

Vojo canta così, fiorin fiorello…

Annamo, daje Roma! Chi se fa pecorone Er lupo se lo magna… Abbasta uno scossone!

Gigi Proietti ?

Comments:

  • Savi

    15 Maggio 2020

    Belle parole, bellissime immagini.

  • Ginevra

    27 Maggio 2020

    Roma così dev’essere stata fantastica!!!!

  • Estilo

    2 Giugno 2020

    Che belle foto 🙂

  • Gea

    7 Giugno 2020

    Che belle foto ???

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