I GIOCHI CHE NON FINISCONO MAI
Con Cinzia ci siamo conosciuti otto anni fa. Emanuele, uno scrittore ed io, eravamo in giro per l’Italia per un progetto meraviglioso firmato La Città del Sole. Si chiamava I giochi che non finiscono mai.
Per cosa venivamo pagati? Per quanto mi riguarda: stare insieme alla persona che amo, fare un lavoro divertente, incontrare le persone più disparate, viaggiare, dormire i posti accoglienti, mangiare bene. Insomma, una di quelle lotterie che non capitano tutti i giorni, ma l’importante è che quando il tuo numerato fortunato viene estratto, tu sia pronto a godertela fino in fondo! E noi ce la siamo goduta, con tutto il cuore e l’entusiasmo.
Emanuele fotografava, io filmavo, ed un nostro compagno d’avventure, Luca, raccoglieva le testimonianze. Manu raccontava questo viaggio attraverso le immagini, Luca attraverso le parole, ed io con video di backstage.
L’INCONTRO CON CINZIA
A Correggio abbiamo incontrato Cinzia, che ci ha raccontato dei suoi giochi e della sua vita, e ci siamo trovati così bene, che siamo finiti tutti a pranzo insieme. Questa empatia non è capitata con tutti, lei aveva un certo non so che. E infatti, dopo otto anni ancora ci scriviamo.
Adesso la sciamo la parola a Cinzia. Ecco la sua ricetta: l’ERBAZZONE.
STORIA DI UN PIATTO PRINCIPESCO
È una torta salata tipica correggese, nata tanto tempo fa da una contadina per compiacere un principe.
Questa è la storia: Scarpasòt et Curès
Il principe Siro da Correggio (1590-1645), Signore di Correggio e di Rossena, era giovane e pieno di vita, e non gli mancavano occasioni per le feste, e le scampagnate nei suoi possedimenti. Amava ritrovarsi con donne e amici nel Casino delle Delizie, fuori città.
Durante una sua cavalcata, si narra che passò dalla casa, di un suo colono, il quale onorato della sua presenza, gli offrì del buon vino, e una torta salata, con diversi tipi di erbe, preparata dalla moglie. Nacque così l’erbazzone.
Questa è la ricetta originale dello Scarpasót.
GLI INGREDIENTI
Lavare le biete – solo la parte verde – e metterle sotto sale per un paio d’ore.
Scuoterle e scolare bene le verdure, strizzarle, tritarle con un coltello poi aggiungere tutti gli altri ingredienti. N.b. Ho ridotto il lardo a gr. 50.
Impastare con le mani.
Versare il composto in una padella antiaderente, unta leggermente con olio d’oliva, mettere a cuocere su fuoco bassissimo, per circa un ‘ora.
Girare e poi far cuocere un’altra mezz’ora, finché si formerà, una bella crosticina.
Lo spessore del composto dovrà essere di circa un dito e mezzo.
Favoloso!!
Un abbraccio
Cinzia
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Cinzia
Ragazze, mi date certe soddisfazioni… 🙂
Viviana Biffani
Come minimo!!! Questo weekend provo la ricetta, abbiamo le verdure dell’orto che ci staranno proprio bene ???