SARDEGNA, SICILIA E SORELLE MINORI
In Italia ci sono oltre 800 isole, di cui solo 80 o giù di lì, abitate. Con una superficie totale che supera i 50.000 km2, si dividono in: marittime, lagunari, lacustri e fluviali.
In queste 800 ci sono anche le isole più estese del Mediterraneo: la Sardegna e la Sicilia.
Accanto alle realtà più grandi, abbiamo una serie di scogli interamente rocciosi e disabitati, che però rappresentano piccoli paradisi per animali spesso a rischio di estinzione. La timida lucertola delle Eolie ad esempio, è presente solo su un paio di scogli ed in altre zone di piccola estensione ed estremamente remote.
SCOGLI DISABITATI DAI NOMI BIZZARRI
Abbiamo isole dai nomi bizzarri: Strombolicchio, Galeotta o l’Isola dei Topi. Quest’ultima, di fronte a Piombino, come recita Igino Cocchi nel 1871: L’isolotto de’ Topi, scoglio deserto dove in primavera sono deportate poche capre dai proprietari dirimpettani, per lo stentato pascolo che nasce dove l’isolotto non è un balzo nudo e franoso. Esso trae il nome dai piccoli animali omonimi, i quali, insieme con le foche del Canale, vi posero stanza.
Abbiamo isole misteriose, implicate in intrigate leggende esoteriche.
L’ISOLA BISENTINA ED IL MITICO REGNO DI AGARTHI
Si vocifera che l’Isola Bisentina, la perla del Lago di Bolsena già cara agli Etruschi, sia tra gli accessi esoterici al regno di Agharti, situato proprio al centro della Terra. Leggenda vuole che Poseidone per sfuggire al diluvio si rifugiò nel sottosuolo, creando un regno di gallerie infinite che si sviluppavano per tutta l’Asia e che prese il nome appunto di Agharti. Nella sua capitale, Shamballah, Poseidone-Re del Mondo regnerebbe ancora oggi.
GLI ACCESSI SEGRETI PER RAGGIUNGERE AGARTHI
Per chi fosse interessato a visite ed escursioni, oltre al nostro Lago di Bolsena, esistono accessi un pò ovunque nel mondo.
Per citarne alcune: nel deserto del Gobi – in Mongolia – sotto il quale si sviluppi appunto Shamballah. La Piramide di Giza in Egitto. Il Polo Nord ed un’altra Isola Italiana, Ischia, ed il suo Monte Epomeo.
LA REGINA DEL GOTICO, MONTECRISTO
A parte le intrigate storie del leggendario Conte, come Alexandre Dumas anche Agatha Christie aveva pensato di ambientare il suoi Dieci Piccoli Indiani nell’isola misteriosa per eccellenza: Montecristo. Presa da un insopprimibile orgoglio anglosassone, alla fine optò per l’immaginaria Nigger Island, un’ipotetica isola al largo delle Coste del Devon. Valli a capire, questi inglesi. Montecristo sarebbe stata l’ambientazione perfetta per la misteriosa villa di Mr Owen, i suoi invitati e l’inquietante filastrocca: e poi non rimase nessuno…
Da sempre meta di eremiti, aristocratici, principesse e pirati, oggi riserva biogenetica che mantiene intatto il suo fascino, permettendo l’approdo e la visita solo ad un piccolo numero annuo di visitatori. Montecristo non si è piegata alle esigenze del turismo di massa e rimane li, intatta: un gioiello inestimabile ed enigmatico, dove solo pochi privilegiati possono calcare le sue spiagge.
COMUNICARE COL FUOCO
Ma facciamo un passo indietro, fino al Medioevo, e ripercorriamo alcune delle usanze e storie che hanno reso Montecristo il sogno di tutti gli amanti del gotico.
Fin dalla fine del 1700 sull’isola si usava accendere fuochi maestosi, che avevano scopi precisi e che sopperivano all’isolamento dei suoi abitanti: allontanare o dissuadere i pirati all’attracco, chiedere aiuto alla vicina Pianosa e comunicare necessità impellenti.
Una sorta di alfabeto Morse a suon di fiamme e scintille.
Un fuoco=abbiamo finito i viveri
Due fuochi=c’è un malato
Tre fuochi=errata corrige sui due fuochi. Non fate venire il medico…meglio il becchino.
IL FOSSO DEL DIAVOLO
E poi il Fosso del Diavolo, sul fronte nord-occidentale dell’isola, dove periodicamente scorre un’acqua cristallina ed invitante. Secondo la leggenda, una volta bevuta porterebbe a morte certa, non si sa quando e dove, ma prima o poi ci tirerai le cuoia! Questa di storia in effetti, fa acqua da tutte le parti, per rimanere in tema…se partiamo da questo presupposto, la vita stessa è un veleno che prima o poi ti porterà a morte certa.
Comunque, per non sbagliare, se vi viene sete a Montecristo, bevete dalla borraccia e non dissetatevi dalle acque sorgive. You never know…
ISOLA CHE VAI, MUNACIELLO CHE TROVI
E poi i leggendari munacielli, che si aggiravano per l’isola ed il vicino scoglio dell’Africhella, dove sorge un antico Faro.
I munacielli di Montecristo erano beffardi e dispettosi, spesso si prendevano gioco dei pescatori, spaventandoli ed irridendoli, a volte in veste di piccoli monaci, altre assumendo forma di animali notturni. Molto più simpatico ed ospitale il monaco dell’Africhella, dal cappuccio rosso e l’aria bonaria e cicciottella, aiutava i pescatori in difficoltà e faceva compagnia ai barcaroli solitari.
Se misteriosi fuochi notturni, acque velenose, monaci ectoplasmatici e varie ed eventuali gotiche, non vi hanno dissuaso dal visitare l’isola, potete ufficialmente fare richiesta di visitarla e, magari, mettervi alla ricerca dello straordinario e mitologico tesoro.
UN EVERGREEN, IL TESORO DEL CONTE
Ecco le intramontabili indicazioni di mastro Alexandre Dumas, ed il suo Conte di Montecristo.
Oggi, 25 aprile 1498 essendo stato invitato a pranzo da Sua Santità Alessandro VI e temendo che, non contento di avermi fatta pagare il cappello cardinalizio non voglia ereditare da me e mi riservi la sorte toccata ai cardinali Caprara e Bentivoglio, morti avvelenati, dichiaro a mio nipote Guido Spada, mio erede universale, che ho nascosto in un luogo che egli conosce, per averlo visitato con me, cioè nelle grotte della piccola isola di Montecristo, tutto ciò che possiedo in lingotti, monete d’oro, pietre preziose, diamanti, gioielli; che soltanto io conosco l’esistenza di tale tesoro, il quale può ammontare press’a poco a due milioni di scudi romani, che egli troverà levando il ventesimo masso a partire dalla piccola cala orientale in linea retta. Nelle grotte sono state praticate due aperture: il tesoro si trova nell’angolo più lontano della seconda. Tale tesoro io glielo lascio e cedo in tutto la proprietà, come a mio unico erede”.
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Gea
Viene voglia di partire subito per isole misteriose ???