PRONTI, PARTENZA, VIA…
Quando si immagina di metter su un blog di viaggi, si da per scontato che chi lo scriva sia un super PRO sempre organizzato e con la risposta pronta, che ti dia i consigli migliori e che non sbagli mai. Dall’alto di questa certezza, eravamo in partenza per la Costa Rica, per la seconda volta in quattro mesi.
Ebbene, con il viaggio inaugurale di Desperate mi sono resa conto di alcune, semplici regole.
– N.1 Al momento della prenotazione aerea, prima di cliccare OK, ricontrollare città di provenienza e, soprattutto, destinazione finale tramite il CODICE IATA e non in base alle proprie conoscenze geografico-linguistiche.
– N.2 Alla vigilia della partenza MAI prendere in giro i viaggiatori che, prima di te, si sono trovati a sbagliare una prenotazione online, trovandosi a 6.000 km dalla destinazione che si erano prefissati.
– N.3 Dedicata a tutte le Desperate in ascolto – controllare SEMPRE la prenotazione che la tua dolce, nonchè irrimediabilmente distratta e surf-addicted metà, ha effettuato online. In caso contrario, prendi eventuali errori di percorso con filosofia ed ilarità, perché lo sbaglio é da dividersi sempre al 50%. Conoscendo il tuo LUI dovevi verificare l’itinerario. Non lo hai fatto? Peggio per te. Beccati 62 ore di viaggio, sei voli, due notti insonni e non ti lamentare.
UNA SAN JOSÈ PER TUTTE LE OCCASIONI
Esiste una San Josè per tutti i gusti: in Colombia, Bolivia, Ecuador, Costa Rica, Venezuela, California, Cile, Perù e chi più ne ha…
Nella fattispecie, noi eravamo interessati a San Josè de Costa Rica – codice IATA SJO.
Una volta arrivati all’aeroporto di Roma Fiumicino il giorno della partenza, abbiamo felicemente scoperto che prenotazione nonché biglietti di un volo che partiva da lì a due ore dopo…erano stati emessi per San José in California –SJC.
NIENTE PANICO
C’era tempo per rimediare. Del resto già per arrivare alla San Josè sbagliata avevamo in programma tre COMODI voli: Fiumicino-Francoforte-Vancouver-San Josè per un totale di circa 30 ore.
Insomma, c’era tutto il tempo per qualsiasi istintiva reazione: sbigottimento – incredulità – rabbia – vergogna – depressione – sgomento ed umiliazione.
Fino a poche ore prima ci eravamo vantati di viaggiare si, un pochino scomodi con orari e soste, ma anche a prezzi veramente favorevoli!
Della serie: ma quanto siamo fichi NOI, ad arrivare in Costa Rica con 500 €uro a testa?!
OK, PANICO
Come se non bastasse una destinazione finale errata, aggiungici una ETA – autorizzazione di viaggio richiesta a coloro che intendono visitare il Canada – con l’inserimento di una O al posto di uno 0…quindi non valida, e la necessità urgente di richiedere l’ESTA – Electronic System for Travel Authorization – per entrare negli Stati Uniti.
No ETA + No ESTA = No carte d’imbarco per la California. Che manco ci volevamo andare noi, in California…
E l’imbarco si avvicinava a grandi passi.
Nel giro di un’ora eravamo riusciti a trasformarci da fatece largo che passamo noi… a ecco sti sfigati che non hanno mai viaggiato in vita loro…
Quando gli impiegati ci vedevano in avvicinamento al banco informazioni, fingevano crisi catatoniche, e chiedevano a gesti il cambio turno immediato al capo reparto.
Comunque, dopo minuti di ansia spasmodica, nei quali non arrivava l’autorizzazione ETA – prima – ed ESTA – poi – finalmente l’eroico incaricato APT Fiumicino ci consegnava i preziosi documenti stampati e noi potevamo correre al check-in, nella speranza che stavolta tutto fosse in ordine. Tutta sta fatica, sempre per volare in California.
Però, iniziavamo a farcene una ragione. In fondo Emanuele non era mai stato negli USA e poi, vabbè, era un’avventura da poter raccontare, sulla quale riderci su… e per la quale gli amici più cari ci avrebbero preso in giro per il resto dei nostri giorni.
DULCIS IN FUNDO
Avendo fatto check-in per le tre tratte, per un totale circa 15 ore di navigazione, sul fil di lana ed essendo, giustamente, tutti i voli pieni, viaggiavamo separati fino a Vancouver.
E che volevate pure stare seduti vicini?!?
In tutto questo, correvamo per imbarcarci sul volo per Francoforte, senza avere la minima idea di come arrivare, prima o poi, in COSTA RICA! YES!