Per quanto le condizioni favorevoli per acquistare negli Stati Uniti siano sicuramente cambiate e peggiorate, per quanto il mercato globale abbia smantellato i confini, America è ancora sinonimo di shopping.
Se in Italia, spendi normalmente 40 € per una t-shirt, negli Stati Uniti ti scatta qualcosa dentro: diventi il Mr Scrooge del risparmio.
Nell’esatto momento in cui prendi in mano il tuo primo maglione di cachemire, e vedi che costa l’equivalente della canotta estiva che ti sei comprato due anni prima a via del Corso. In quell’istante esatto, sei perduto per sempre, gli occhi ti si venano di rosso e non ti ferma più nessuno.
L’ESPERIENZA OUTLET A LOS ANGELES
Ho avuto la conferma che fosse veramente così, quando per la prima volta sono entrata in un outlet con Emanuele, era la sua first time in the Usa. Una scheggia impazzita: l’equivalente di Carrie Bradshow a che fare con una svendita totale di Manolo Blahnik. In quelle sei ore di shopping compulsivo, sarebbero riusciti a vendergli anche un’armatura rosa shocking, ricoperta di strass. Vagava da un negozio all’altro, senza meta, interessato a tutto, mentre i sacchetti si accumulavano tra le sue mani.
SHOPPING ALTERNATIVO SUPER CHEAP
Mettiamo da parte gli outlet, parliamo di un’altra realtà, meno firmata e cool, ma una vera presa bene per gli amanti dei buoni affari: Marshalls e Tj Maxx.
Saranno i vostri veri amici, ne troverete un pò ovunque, nelle città. Se non li conoscete, diciamo che non attireranno la vostra attenzione grazie a vetrine glam, per niente.
Una volta entrati, inoltre, non spaventatevi della quantità infinita di stand, abiti appesi e scarpe di ogni sorta e gusto, dedicate una mezza giornata al Marshalls di turno. Emanuele, dopo un paio d’ore perde la pazienza, che per un uomo equivale ad un record di resistenza di considerevoli dimensioni. Io consiglio di andarci da sole, o tra femmine, che ci si capisce meglio.
Entrate, siate pazienti, spulciate… e vedrete che non ve ne pentirete.
Dalle lenzuola firmate al sale rosa, dalle marmellate al mobile da giardino, troverete praticamente tutto ed a fine giro, vi rammaricherete di non poter comprare quello sgabello che in cucina a Roma starebbe tanto bene… Paragonando i prezzi, vi verrà da comprare tutto, perché, parliamoci chiaro, l’Italia dello shopping è costosa.
Ricordatevi che alla cassa, al conto finale aggiungeranno le tasse, che in California equivalgono a circa il 10%, quindi non stupitevi se il totale sarà superiore alle aspettative e non fate la figura dei barbini sollevando obiezioni.
Tenete anche presente che nel corso dell’anno, alcuni Stati prevedono i TAX FREE WEEKEND, durante i quali non vengono applicate le tasse su alcune tipologie merceologiche.
BLACK FRIDAY MANIA
E poi c’è il discorso Black Friday. In California ed altri Stati americani, il giovedì di festa del Thanksgiving viene seguito da un venerdì di ponte, uno dei pochissimi negli USA, che non sono molto consoni ai weekend lunghi.
Comunque, di Thanksgiving ci si rimpinza di tacchino e poi per i più temerari, il venerdì ci si può lanciare nello shopping selvaggio, che da ufficialmente inizio alla frenesia natalizia.
Black Friday, significa sconti extra in gran parte dei negozi in tutti gli USA, che durano tendenzialmente per l’intero fine settimana. Ora l’abitudine del cosiddetto Venerdì Nero si sta dilagando anche in Italia, dopo Halloween anche il Black Friday ha conquistato il nostro interesse. Io sinceramente mi fido di più degli sconti americani, ma non voglio avere pregiudizi.
Comunque, se vi trovate negli USA per il Ringraziamento, e non vi spaventano le file ai negozi, approfittatene per fare una capatina di shopping. Da Marshalls e Tj Maxx non troverete sconti ulteriori, le cose te le tirano dietro all-year-round, quindi andateci durante la settimana, ed eviterete lunghe attese.
COMMESSI DA PREMIO SIMPATIA E PAZIENZA
Una menzione speciale ai commessi americani, che riservano a tutti i clienti un servizio super accurato. Quei ragazzi solerti, hanno il dono di non essere invadenti, ma se gli chiedi qualcosa, sono capaci di smontare negozio e magazzino, pur di accontentarti.
Più di una volta, mi è successo di arrivare alla cassa con una serie di articoli già super scontati, e vedere la cassiera sorridente che trionfalmente annunciava un extra discount, per imprecisati motivi.
Vi ricordate quando Gastone andava a fare la spesa a Paperopoli?
Di solito al momento di pagare, il direttore del supermercato gli comunicava che era il 100.000.000mo cliente, e che quindi la spesa era gratis?
Ci sono state un paio di volte in cui mi sono sentita così, sorridendo alla commessa che in americano mi spiegava le sue motivazioni, che io apprezzavo realmente soltanto leggendo sullo scontrino quanto avevo speso.